Bastaplastica in Europa
Siamo ormai sommersi dall’inquinamento dovuto all’uso indiscriminato dei prodotti in plastica non biodegradabile. Bisogna imparare a dire Basta plastica in Europa si sta finalmente attivando a tal senso. A Bruxelles nelle ultime ore, a seguito di un lungo negoziato, si è giunti ad un accordo riguardo le restrizioni della plastica nei monouso.
Aggiornamenti da Bruxelles
La Comunità Europea è giunta ad un accordo sull’annoso problema della plastica. Le prime misure a breve termine saranno volte alla restrizione sulla commercializzazione di oggetti monouso in plastica.
Dal 2021 diremo Bastaplastica a posate, piatti, cannucce, contenitori, tazze in polistirolo e cotton fioc.
Delphine Lévi Alvarès, coordinatrice del movimento Break Free From Plastic, ha dichiarato:
“Le nuove norme rappresentano un primo colpo significativo all’inquinamento da plastica ma il loro impatto dipende dall’attuazione da parte dei nostri governi nazionali che devono agire immediatamente”.
Non ci resta che sperare in un attuazione consapevole delle normative. Il rispetto dell’ambiente è una direttiva fondamentale che riguarda tutti noi, a prescindere dalle normative europee. Dire basta alla plastica, soprattutto riguardo all’uso indiscriminato che se ne fa nei monouso è ormai una priorità per l’intero pianeta.
Italia in pole position
Ricordiamo inoltre che il nostro ministro dell’ambiente Sergio Costa (che proprio in queste ore si congratula con il ministero degli Affari Esteri, per aver adottato la politica #plasticfree) sta già attuando delle politiche che mirano ad anticipare le manovre dell’Europa come descritto in un nostro precedente articolo.
La strada è ancora lunga ma l’impegno a dire #bastaplastica ed a voler cambiare le cose c’è, e le sorprese non mancheranno nei prossimi mesi.
Fonte: ANSA